L’Albero di Giada può stare all’esterno? Ecco la risposta

Elemento quasi di “design” caratteristico nel contesto dei vegetali del nostro paese, l’Albero di Giada identifica una delle piante maggiormente amate e sicuramente quanto “prolificamente” molto interessanti in quanto a diffusione dapprima culturale e poi “numerica”. La facilità di coltivazione e la necessità di sviluppare poche cure rende questa pianta grassa (identificata come tale in quanto presenta foglie “piene”)  estremamente amata e diffusa, quanto riconoscibile. L’albero di Giada è anche concepita una pianta da esterno oltre che da “interno”.

Ma l’albero di Giada può effettivamente stare all’esterno o esistono delle problematiche relative?

Come ogni pianta “domesticata” anche questa risulta essere per forza di cose adattata ad un contesto mediamente conosciuto come cittadino, va considerata degna di attenzioni.

L’Albero di Giada può stare all’esterno? Ecco la risposta

Albero di Giada esterno

Privilegia l’ambiente mite, essendo nativa del Sudafrica, dove viene considerata quasi alla stregua di uno dei simboli della flora locale, ma la sua struttura e capacità  estremamente duttile permette a questa struttura di resistere anche a temperature al di sotto dei 15 gradi. L’albero di Giada può tranquillamente restare all’esterno di una abitazione a patto di proteggerla anche limitatamente dalle correnti fredde tipiche delle altitudini elevate e dell’inverno.

Al di sotto dei 10 gradi però se la pianta resta troppo esposta può facilmente congelare, soprattutto se viene innaffiata in modo eccessivo e frequentemente: durante l’inverno le innaffiature possono essere naturalmente concepite ma una pianta può resistere anche oltre un mese senza essere innaffiata, durante l’estate risulta essere meno consigliabile travasarla o concimarla in quanto presenza proprio durante l’estate può essere in qualche modo “traumatica” e portare anche ad una forma di shock termico, anche se spostiamo la pianta troppo spesso dall’interno all’esterno.

Basta una tenda, una siepe o un muro per garantire a questa comunque “resistente” una buona protezione mentre deve essere comunque sempre essere messa in grado di disporre a veri e propri “bagni di sole”, in quanto anche in inverno la pianta necessita di almeno 3-4 ore di sole al giorno.

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